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Tra il 2007 e il 2008 Moretti ha descritto l'avventura di Beltrami in America in un lungo romanzo ancorato a riferimenti storici reali. "Aquila", titolo del romanzo di prossima pubblicazione include risvolti e personaggi necessariamente inventati al fine di dinamizzare l'opera, appunto piena di misteri...
Giacomo Costantino Beltrami nasce a Bergamo nel 1779. Esule volontario dopo i fatti Maceratesi di carboneria, lascia L’Italia, viaggia per l’Europa, l’America ed il Messico.Tra le sue glorie, la scoperta delle sorgenti settentrionali e l’ubicazione di quelle occidentali del Mississippi, in America e le sorgenti del rio Tampico in Messico. Annuncia alla Società Scientifica Internazionale il ritrovamento di un Evangelario in lingua Azteca attribuita a Bernardino de Shogun, ricco di quattordici pittografie delle dinastie Reali Messicane, pubblicate dopo la sua morte avvenuta a Filottrano nel 1855. Ricchi di spunti etnico culturali e antropologici i suoi diari di viaggio delle Americhe suscitano in questo terzo millennio rinnovato interesse di studiosi e appassionati. E’ tra i primi Europei, se non il primo in assoluto a descrivere il calendario Maya,come attestato nel suo “LE MEXIQUE”, tradotto dal francese dal suo più grande studioso Glauco Luchetti qualche anno addietro, e ideatore del museo Beltrami in Filottrano, che dei cimeli del grande viaggiatore fa custodia e memoria, umana e culturale. Figura certo controversa, Beltrami si pone anche, attraverso i sui scritti, quale ideale promotore dell’unità D’Italia, e nel 2011, non sarà più possibile tenerlo come in passato, nel dimenticatoio, quando in America e altrove si fa a gara per riproporne la figura, non solo leggendaria e romantica.
Silvano moretti 19 dicembre 2010
Sulle Orme di Beltrami
Ottobre 2011, percorro a ritroso il tratto viario fra l'Umbria e le Marche che Beltrami, esule dall'Italia nel 1820 compì diretto in Europa e in America.
Alcuni nomi di questo tracciato da Spoleto a Macerata.
Urbisaglia
Valle del Chiento
...Monterosi.
Qualche immagine del viaggio, e molti appunti da estendere. Intanto mi complimento con l'autore americano Shaw per il suo ottimo Beltrami's river per aver capito a fondo l'intento primo e sconosciuto a molti, dell'esploratore Beltrami. E questo fà onore all'America e in particolare al Minnesota che ha saputo suggerirgli lo spirito e il messaggio del misconosciuto ex magistrato italiano.
Silvano Moretti 24 ottobre 2012
Dedico questa sezione Beltrami al ricordo sempre vivo dell'Ing. Glauco Luchetti Gentiloni, creatore del museo Beltrami in Filottrano, e massimo conoscitore della vita e delle opere del grande esploratore Italiano, oltrechè difensore della sua memoria. (Silvano Moretti)
A partire dal 2001, l'artista Moretti inizia una ricerca storico-artistica attorno alla figura del leggendario Giacomo Costantino Beltrami, scopritore delle sorgenti del Mississippi nel 1823. Qui di seguito proponiamo alcuni lavori di questa serie...
L'artista è stato il primo ad aver descritto pittoricamente l'intera vita di Beltrami nelle sue avventure in America del Nord e Messico con, oltre 700 lavori fra olii, acrilici, acquerelli e disegni. Insieme ad Michael Alexander Barnes ed il Dott. Giovanni Bongini sono stati realizzati due video-cd in onore dell'esploratore italiano, Kitcy Hokiman I e II.
Livorno, 25 novembre 1821
Mia cara contessa,Ho appena ricevuto la sua lettera del 10 corrente. L’attendevo, poiché so di poter contare sulla costanza della sua amicizia e sulla generosità del suo cuore.Lei mi domanda del perché io abbia lasciato le Marche così in fretta e a quale causa siano da addebitarne i misteriosi motivi.Un luogo,mia signora dove ho così tanto perduto e con il quale mi confronto assiduamente e melanconicamente.Un luogo nel quale i miei oppressori dopo lunga serie di odiose persecuzioni che solo il dispotismo può dettare,mi perseguitano con calunnie anche nel mio caseggiato rurale,circondandomi di insidie,trasformando anche i miei Lares in odiose spie.Un luogo dove gli errori di gioventù vengono ogni giorno puniti in maniera atroce e tutte le distinzioni di virtù e vizio sono annullate.Tale luogo,ad un uomo d’onore e di sentimento,non offre che vergogna e sofferenza.Io mi condanno,senza alcun rimpianto,ad un esilio volontario,per sfuggire all’orrore con cui questa serie di ingiustizie e sventura mi ha lungamente colpito. E in un pellegrinaggio improvvisato e negli insegnamenti della filosofia e dell’esperienza, cercherò sollievo dalle afflizioni che mi opprimono il cuore,e ristoro per il mio spirito avvilito dalle vessazioni…..
Lettera I alla contessa Compagnoni Passeri di Macerata ,durante il viaggio di Beltrami per L’Europa e L’America.
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